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Il Giudice Interiore

Aggiornamento: 21 apr 2020


Il caro fedele giudice interiore che risiede in noi, e non è stato ancora spodestato, avrà le ore contate!

Da bravi detectives lo troveremo subito, sebbene camuffi la sua presenza e nasconda le tracce.

E' quel tipo sospetto che ci giudica sempre, che trova sempre da ridire, che non ci sostiene, ma si mette davanti a noi quando muoviamo un passo nella direzione dei nostri sogni, progetti, della nostra autenticità. Alza la paletta e comincia a commentare:

"Non va bene cosi", "Ma sei sicuro?", "Tanto poi alla fine...", "dovevi pensarci prima", "Tanto non ti ascoltano", "Potevi fare meglio", "non sei abbastanza capace", "Che cosa stai dicendo?'!!", "Non puoi permettertelo", "e poi cosa diranno?"...e cosi via... un tipo incoraggiante dunque.

Ma per prenderlo di soppiatto abbiamo una strategia infallibile. Potremo andare ad interrogare i primi indiziati, sospetti, coloro i quali hanno abitato la storia della nostra infanzia e interrogarli sulle loro noie, paranoie, giudizi e preconcetti, metterli in ordine, come i migliori indizi e recuperare cosi le coordinate spazio temporali con cui si è mosso il sospettato. Coglierlo in fragrante. Aspettarlo e scrutarlo negli occhi dicendogli: "Ma chi sei tu per dirmi chi sono io?" "Chi ti credi di essere?" Conosco ogni tuo passo, so come ti muovi e come ti muoverai, non hai scampo. Da solo non hai possibilità di sopravvivenza. Hai bisogno di me. Quindi da oggi o segui i miei passi in silenzio, o te ne puoi anche andare." Cosi salutammo il caro giudice interiore.

Ne manteniamo i ricordi, ma non può più farci dispetti e intralciare il sentiero inavvertitamente, lo cogliamo sul fatto.

Intravedere questo personaggio tra la folla dei nostri molti personaggi può non essere facile all'inizio, ma diverrà consapevolmente semplice quando cominceremo a non credere più alle voci svalutanti e denigranti che ci vogliono piccoli, impotenti, insicuri, fragili, e timidi, scoloriti e dubbiosi, e inizieremo a frequentare altri soggetti intellettualmente più interessanti che ci incoraggiano, ci danno supporto e ci permettono di vivere liberamente le nostre scelte sostenendo l'intraprendenza, la fiducia, le scoperte, l'autonomia, e l'amore.

Di questi giudici ne è pieno il mondo; sono anche nella coscienza collettiva prima che nella nostra coscienza individuale. Sono a capo degli eserciti delle paure, dei pregiudizi, dell'indifferenza e dell'omertà, dei limiti e della volontà di selezionare, escludere, evitare, condannare. Sono ben preparati e organizzati.

...ma appena una voce interiore appare come un gufo nella notte e gli chiede " voi chi siete, e cosa volete?" una luce accecante li fa indietreggiare e si dileguano nella nebbia senza dare risposta alcuna. Ci disturbano, non mollano, ritornano, ma di fronte alla luce indietreggiano.

Ci sarà un giorno che i raggi potenti del sole del nostro cuore, li farà sciogliere come neve al sole. Sarà un giorno mite, di gioiosa primavera, con la primavera nel cuore.


Il giudice interiore e i Fiori di Bach

I Fiori di Bach possono aiutarci a intravedere e a sciogliere il suo impatto su di noi, ricostruire gli occhiali con cui guardiamo noi stessi e trasformare le voci critiche in un linguaggio di sostegno e approvazione, comprensione, forza e solidarietà con noi stessi in ogni situazione. Ascoltiamo i messaggi ricevuti nell'infanzia, nella società e mettiamoli in discussione, scegliendo consapevolmente altro, per onorarci.



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